Aggiornato al 12 giugno 2025
Il patrocinio a spese dello Stato rappresenta un diritto fondamentale per garantire l’accesso alla giustizia. Questa guida risponde alle domande più frequenti sui requisiti, procedure e limiti per ottenere l’assistenza legale gratuita.
FAQ – Domande Frequenti sul Patrocinio a Spese dello Stato
1. Chi può richiedere il patrocinio a spese dello Stato?
Possono presentare domanda:
- Cittadini italiani (inclusi liberi professionisti e titolari di partita IVA)
- Cittadini stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale
- Apolidi con regolare permesso di soggiorno
- Enti no-profit e associazioni senza scopo di lucro
2. Dove si presenta la domanda di ammissione?
La richiesta va presentata al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del luogo dove:
- Ha sede il magistrato davanti al quale pende il processo, oppure
- Ha sede il magistrato competente per il merito (se il processo non è ancora iniziato)
Il Consiglio verifica l’ammissibilità e concede l’ammissione anticipata e provvisoria se sussistono i requisiti reddituali e la pretesa non appare manifestamente infondata.
3. Per quali fasi processuali vale l’ammissione?
L’ammissione al beneficio è valida per:
- Ogni grado di giudizio
- Tutte le fasi processuali
- Procedure derivate e accessorie connesse alla causa principale
4. Da quando decorrono gli effetti dell’ammissione?
Gli effetti dell’ammissione retroagiscono al momento della presentazione della domanda.
5. Chi è escluso dal beneficio?
Sono esclusi i soggetti condannati con sentenza definitiva per i reati indicati nell’art. 76, comma 4-bis, del D.P.R. 115/2002 ovvero: per i reati di cui agli artt. 416 bis c.p. (Associazioni di tipo mafioso), 291 quater D.P.R. 23/01/73 n.43 (Associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri), 73 D.P.R. 09/10/1990, n.309 (Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope), limitatamente alle ipotesi aggravate ai sensi dell’art.80, e 74 co.1 D.P.R. 09/10/1990, n.309 (Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope), nonché per i reati commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto art.416 bis c.p. ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni previste dallo stesso articolo.
6. Per quali cause è escluso il patrocinio?
Il beneficio è escluso nelle cause per cessione di crediti, salvo quando la cessione sia chiaramente avvenuta per pagamento di crediti preesistenti (art. 121 D.P.R. 115/2002).
7. Qual è il limite di reddito per accedere al beneficio?
⚠️ Importante: Il limite di reddito è soggetto ad aggiornamenti periodici tramite decreto ministeriale.
L’ultimo limite pubblicato è di € 12.838,01 (D.M. 10 maggio 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 giugno 2023). Tuttavia, è fondamentale verificare presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati competente l’eventuale presenza di decreti ministeriali più recenti che abbiano aggiornato tale soglia per il 2025.
8. Quale dichiarazione dei redditi è rilevante?
È rilevante l’ultima dichiarazione per la quale, al momento del deposito dell’istanza, è maturato l’obbligo di presentazione.
9. Chi non presenta la dichiarazione dei redditi deve comunque autocertificare?
Sì. Indipendentemente dall’obbligo di presentazione della dichiarazione, tutti devono autocertificare i redditi rilevanti ai fini dell’ammissione.
10. Come si autocertificano i redditi?
L’autocertificazione deve avvenire secondo le forme previste dall’art. 46 del D.P.R. 445/2000, utilizzando gli appositi moduli disponibili sui siti degli Ordini degli Avvocati.
11. Quali redditi sono rilevanti per l’ammissione?
Si considerano tutti i redditi, inclusi:
Redditi imponibili IRPEF:
- Redditi da lavoro dipendente e autonomo
- Redditi d’impresa
- Redditi fondiari
Redditi esenti o a tassazione separata:
- Pensioni sociali e rendite INAIL
- Assegni per invalidi civili
- Reddito di cittadinanza
- Interessi bancari e postali
- Rendite da BOT/BTP
- Canoni di locazione (anche con cedolare secca)
- Assegni di mantenimento
- Borse di studio universitarie
- Vincite da giochi e lotterie
Non rileva: l’indennità di accompagnamento.
12. L’ISEE è rilevante per l’ammissione al Gratuito Patrocinio?
No. L’indicatore ISEE non è considerato ai fini della valutazione del reddito.
13. Si considera il reddito dell’intero nucleo familiare?
Sì. Il reddito rilevante è la somma dei redditi di tutti i componenti della famiglia conviventi, compreso il richiedente.
14. Quando si considera solo il reddito personale?
Si valuta esclusivamente il reddito personale quando:
- Sono in causa diritti della personalità
- Gli interessi del richiedente sono in conflitto con quelli degli altri familiari conviventi
Nei giudizi di separazione e divorzio, sono considerati in conflitto solo gli interessi del coniuge (Cass. 26.7.2019, n. 20385).
15. Rileva il reddito del convivente di fatto?
Sì. Secondo gli artt. 76 e 79 del D.P.R. 115/2002, rileva la convivenza stabile e continuativa, anche di fatto, non solo quella risultante dalla residenza anagrafica.
16. Per i cittadini extracomunitari, quali redditi si considerano?
Si considerano tutti i redditi, sia quelli prodotti in Italia che quelli eventualmente conseguiti all’estero.
17. È sufficiente l’autocertificazione per i redditi esteri?
No. Occorre produrre:
- Certificato consolare del reddito conseguito all’estero, oppure
- Richiesta al Consolato con attestazione di invio (PEC o raccomandata A/R) da almeno 30 giorni
18. Cosa deve allegare l’amministratore di sostegno?
Deve produrre l’autorizzazione del Giudice Tutelare ad agire in giudizio e a nominare un difensore.
19. L’avvocato amministratore di sostegno può difendere il beneficiario?
Sì, ma deve ottenere specifica autorizzazione del Giudice Tutelare ad agire anche in qualità di difensore.
20. Cosa serve per le separazioni personali?
È necessario indicare:
- Ultima residenza comune dei coniugi
- In mancanza, residenza o domicilio del coniuge convenuto
- Allegare estratto per riassunto del matrimonio
21. Cosa serve per i divorzi?
Occorre allegare il provvedimento di separazione (sentenza, decreto di omologa o accordo di negoziazione assistita).
22. Come si valuta la non manifesta infondatezza?
L’istante deve indicare:
- Enunciazioni in fatto e diritto della pretesa
- Prove specifiche da ammettere
- Documentazione a supporto (lettere di messa in mora, comparsa di costituzione, ecc.)
23. È possibile per la negoziazione assistita?
No. Il patrocinio a spese dello Stato non è ammesso per le procedure di negoziazione assistita.
24. È possibile per la mediazione?
No. Per la mediazione non sussiste competenza del Consiglio dell’Ordine. È possibile richiedere solo l’esenzione delle spese agli organismi di conciliazione accreditati.
25. È compatibile con due difensori?
No. L’art. 91 del D.P.R. 115/2002 esclude l’ammissione con più difensori. Gli effetti cessano dal momento della nomina di un secondo difensore (Cass. n. 1736/2020).
26. La curatela fallimentare deve presentare istanza?
No. L’ammissione avviene d’ufficio su decreto del Giudice Delegato che attesta l’indisponibilità di denaro per le spese (art. 144 D.P.R. 115/2002).
Obblighi del Beneficiario
⚠️ Importante: Il beneficiario deve comunicare annualmente all’Autorità Giudiziaria (via raccomandata A/R) eventuali variazioni di reddito che superino i limiti previsti, fino alla definizione del processo.
Raccomandazioni Professionali
Data la complessità della normativa e le frequenti modifiche, è sempre consigliabile consultare un avvocato per valutare la propria situazione specifica e predisporre correttamente la documentazione necessaria.
Prima di presentare la domanda, verificare sempre presso il Consiglio dell’Ordine competente i limiti di reddito attualmente in vigore.
Riferimenti Normativi Principali
- D.P.R. 115/2002 (Testo Unico Spese di Giustizia)
- D.P.R. 445/2000 (Autocertificazione)
- D.M. 23 luglio 2020 (Ultimo limite pubblicato)
- Art. 706 c.p.c. (Competenza separazioni)
Per assistenza nella predisposizione della domanda di patrocinio a spese dello Stato e consulenza legale specializzata, contatta il nostro studio.
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