L’assegno unico universale rappresenta una prestazione economica che deve essere obbligatoriamente indicata nella domanda di ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Analizziamo nel dettaglio perché questo contributo deve essere dichiarato e come influisce sul calcolo del reddito per l’accesso al beneficio.
Perché va dichiarato l’Assegno Unico?
La Cassazione penale ha chiarito che nella determinazione del reddito per il patrocinio a spese dello Stato rilevano non solo i redditi imponibili IRPEF, ma anche:
- Redditi esenti da IRPEF
- Redditi soggetti a ritenuta alla fonte
- Redditi soggetti ad imposta sostitutiva
- Qualsiasi risorsa economica di cui il richiedente disponga
L’assegno unico, essendo una prestazione sociale erogata dall’INPS, rientra tra i redditi che devono essere considerati nel calcolo complessivo, anche se esente da IRPEF.
Il precedente giurisprudenziale: la sentenza della Corte Cassazione penale n. 39067/2012
Un importante precedente giurisprudenziale è rappresentato dalla sentenza della Cassazione penale Sez. IV n. 39067 del 4 ottobre 2012, che ha affrontato specificamente la questione degli assegni familiari (predecessori dell’attuale assegno unico).
In questa sentenza, la Corte ha respinto la tesi secondo cui gli assegni per il nucleo familiare potessero essere omessi dall’istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato in quanto non concorrenti a formare la base imponibile ai fini dell’IRPEF.
La Cassazione ha chiarito che: “La sentenza di non luogo a procedere del gup si basa sulla circostanza che le somme non indicate nella istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato sono rappresentate da assegni per il nucleo familiare che, a norma della Legge 13 maggio 1988, n. 153, articolo 2, comma 11 non concorrono a formare la base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito; si ritiene pertanto giustificata la scelta dell’imputato di non indicare tali somme nemmeno nell’istanza di ammissione di cui si discute. Come correttamente rilevato dal Procuratore ricorrente la tesi non puo’ essere condivisa atteso che il preciso e chiaro disposto del Decreto del Presidente della Repubblica n. 115 del 2002, articolo 76, comma 3 impone di indicare nella istanza di ammissione anche i redditi esentati dal computo i fini dell’IRPEF, redditi che, pur non essendo tassati, concorrono tuttavia a determinare il limite di reddito previsto per l’ammissione al patrocinio“
Questa pronuncia costituisce un precedente fondamentale che si applica pienamente anche all’assegno unico universale, confermando l’obbligo di dichiararlo nell’istanza di ammissione al patrocinio.
Come influisce sul calcolo del reddito rilevante ai fini della Ammissione al Gratuito Patrocinio?
La giurisprudenza più recente ha ribadito alcuni principi fondamentali:
- Va considerata ogni componente reddituale, sia diretta che sostitutiva
- Le prestazioni sociali come l’assegno unico sono espressive di capacità economica
- Il reddito va calcolato considerando tutte le entrate effettivamente percepite nel periodo di riferimento
Conseguenze dell’omessa dichiarazione Assegno Unico?
La mancata indicazione dell’assegno unico nell’istanza può comportare serie conseguenze:
- Revoca dell’ammissione al beneficio se il reddito totale supera i limiti previsti
- Possibili conseguenze penali per false dichiarazioni
- Obbligo di restituire le spese sostenute dallo Stato
È importante sottolineare che, come stabilito dalla Cassazione, l’errore sulla nozione di reddito rilevante non esclude la responsabilità del dichiarante.
Quando va dichiarato l’Assegno Unico?
L’assegno unico deve essere dichiarato:
- Nel momento della presentazione dell’istanza
- Considerando l’importo percepito nell’anno di riferimento
- Includendolo nel calcolo del reddito familiare complessivo
Come calcolare correttamente il reddito?
Secondo la Corte di Cassazione, nel calcolo vanno inclusi:
- Redditi imponibili risultanti dall’ultima dichiarazione
- Prestazioni sociali (incluso l’assegno unico)
- Redditi esenti o soggetti a tassazione separata
- Ogni altra entrata economicamente rilevante
Consigli pratici per la compilazione dell’istanza
Per una corretta compilazione dell’istanza, è consigliabile:
- Raccogliere tutta la documentazione relativa all’assegno unico
- Sommare l’importo totale percepito nell’anno di riferimento
- Includere l’importo nel calcolo del reddito complessivo
- Conservare la documentazione INPS attestante gli importi ricevuti
Conclusioni
L’assegno unico rappresenta una componente fondamentale del reddito ai fini del patrocinio a spese dello Stato. La sua corretta dichiarazione è essenziale per:
- Garantire la validità dell’istanza
- Evitare future contestazioni
- Assicurare una valutazione accurata della condizione economica
- Prevenire possibili conseguenze negative
La trasparenza e completezza nella dichiarazione di tutte le componenti reddituali, incluso l’assegno unico, è fondamentale per accedere legittimamente al beneficio del patrocinio a spese dello Stato.
Il Patrocinio a Spese dello Stato e la mia attività professionale di Avvocato Foro di Ancona
Come avvocato specializzato in diritto di famiglia e di diritto penale ad Ancona, offro consulenza e assistenza legale in tutti i procedimenti di separazione e divorzio, maltrattamenti, stalking garantendo un approccio aggiornato alle più recenti evoluzioni giurisprudenziali nazionali ed europee.
Il “Gratuito Patrocinio”, il “libero patrocinio” o meglio, il Patrocinio a Spese dello Stato è un istituto giuridico previsto dall’ordinamento italiano per garantire l’esercizio del diritto di difesa, come sancito dall’art. 24, comma 3 della Costituzione: «Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione».
Se avete bisogno di assistenza legale e ritenete di avere i requisiti per accedere al patrocinio a spese dello Stato, sono a vostra disposizione per valutare tutti gli aspetti della vostra situazione, incluse le questioni relative alla corretta dichiarazione della domanda.
Per appuntamenti e informazioni, potete contattare il mio studio legale che opera nel Foro di Ancona.
Questo articolo ha scopo informativo e non costituisce consulenza legale. Per un parere professionale sul vostro caso specifico, vi invito a contattare il mio studio.